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IL PERSONAGGIO

L’ECCENTRICITA’ DI BETHANIE
Mattek-Sands, oltre i calzettoni c’è di più

Questo contenuto è stato pubblicato 7 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Passeggiando per il Foro Italico in questo venerdì pomeriggio apparentemente tranquillo, ma percorso da quella elettricità invisibile che precede i grandi eventi, un occhio attento veniva immediatamente catturato dall’allenamento in corso sul Campo 7. Una tennista in leggins blu, neri, lilla e verdi, tatuata e abbronzata, che si allena tirando pallate come se giocasse una partita vera. L’appassionato di tennis conosce Bethanie Mattek Sands, ma spesso solo per il suo abbigliamento eccentrico e vistoso. I suoi calzettoni al ginocchio sono diventati talmente famosi da farla passare quasi in secondo piano. Un po’ come la singola hit che oscura il suo interprete: conosci la canzone, non chi la canta.

Eppure Bethanie è un personaggio che va ben oltre l’eccentricità – nonostante l’eccentricità, in uno sport diventato fin troppo conforme a se stesso, sia un dono da non sottovalutare. Per dirne una, per quanto il doppio femminile viva una crisi ancora più profonda di quello maschile, è la migliore tennista del mondo quando si gioca in coppia: lo dice il ranking WTA, dove occupa la prima posizione. E’ una campionessa olimpica: l’anno scorso, la conta degli ori americani registrò una tacca in più grazie alla vittoria sua e di Jack Sock, su un’altra coppia USA, quella composta da Venus Williams e Rajeev Ram. Bethanie a Rio indossava un paio di calzettoni a stelle e strisce, che ora (se ha mantenuto la parola) dovrebbero stare incorniciati e appesi a casa sua a Phoenix, insieme alla medaglia d’oro. Ha vinto quattro Slam di doppio femminile, tutti con la sua amica e collega Lucie Safarova, e due di doppio misto. Con la mancina di Brno compone la coppia al momento più forte del mondo, oltre che la più divertente e soprattutto divertita: Bethanie è professionista dal ‘99, sembra aver perso per strada tutti i fardelli del tennis professionistico fino a sembrarne quasi immune, e l’impressione che trasmette è quella di una persona che si diverte letteralmente un mondo. Il loro balletto dopo aver vinto gli Australian Open 2017 è diventato uno dei video più visti del torneo, oltre che uno dei più inclini a mettere un sorriso in faccia pressoché a chiunque.

Ma è dotata di consapevolezza e coscienza politica, se si possono definire tali la capacità di notare i retaggi che tutt’oggi fiaccano un po’ il tennis femminile, e il coraggio di parlare in favore delle donne (non solo quelle che giocano a tennis): “I primi 50 giocatori maschili e le prime 50 femminili hanno grandi differenze di reddito. E’ un tema ricorrente che dobbiamo continuare a portare avanti per le donne”, ha detto in una bella intervista rilasciata a Tennis.com dopo l’oro olimpico. Ha ragione, e non si fa grossi problemi a tirare fuori il discorso: “Data la mia personalità, conosco tutti sul circuito. E non ho paura di parlare degli argomenti sensibili”.

Già, la sua personalità: “Si carica talmente tanto là fuori, che potrebbe rompersi una gamba e comunque vincere il punto”. Parola di Lucie Safarova, che aggiunge: “L’unica cosa in cui è scarsa è l’essere puntuale: arriva sempre almeno dieci minuti in ritardo, e portandosi almeno dieci borse che non le servono”.
Se vi capita, date un’occhiata a Bethanie e Lucie: sono una forza (positiva) della natura, oltre che le prime teste di serie.

 

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