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DOPO 2 MESI DIFFICILI, SARA C’E’
Carenza di ferro dopo Dubai: “Ora sono pronta”

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

Lo sguardo di Sara Errani, alla vigilia di questi Internazionali, si potrebbe riassumere così: bando alle ciance. E’ seria e determinata, la ragazza che partendo da Massa Lombarda – profonda Romagna – ha fatto sognare gli italiani e riscrivere i libri di storia dello sport azzurro. “Vengo qui con tanta voglia di giocare. Ho giocato poche partite ultimamente, ma mi sto allenando bene”. Dopo l’exploit di Dubai, dove ha vinto a sorpresa il suo primo Premier in carriera, Sara ha giocato poco. E non bene: sconfitte al primo o secondo turno, a parte l’ottima semifinale centrata a Charleston. Il motivo, però, c’era.
La settimana scorsa ha perso una partita giocata ad alti livelli contro Camila Giorgi, e nonostante non possa dirsi in fiducia, è contenta dei suoi progressi: “Anche se a Madrid ho giocato un solo match, sono soddisfatta della settimana e di come stanno andando le cose”. Lo ripete, ancora più seria e sicura, anche a chi gli fa notare che la Giorgi le ha rimontato due volte un vantaggio di 5-3: “Non importa. Ho continuato a fare quello che dovevo. (…) Il tennis non dipende solo da te, ci sono un’avversaria che vuole vincere quanto te e un sacco di altri fattori”.
Sara ha infiammato il Foro Italico più volte, ma negli ultimi 40 anni mai nessuna (e nessuno) era riuscito in quello che è riuscito a lei due anni fa. La finale raggiunta nel 2014, persa più contro la sfiga che contro Serena Williams, rimane la pagina probabilmente più importante della nostra storia femminile al Foro. Oggi torna con prospettive diverse, ma le aspettative nei suoi confronti sono irrimediabilmente alte: “Questo è un torneo che mi piace, dove ho fatto molto bene in passato, ed è sulla terra battuta. Poi ovviamente è un tabellone difficilissimo, puoi giocare benissimo e perdere comunque” spiega Sara, dopo aver precisato – a costo di ripetersi – un concetto che le sta particolarmente a cuore: “La forma? La forma non esiste. Non la decidi tu. E nel tennis ci sono troppe componenti, non dipende tutto da te”. Anche questo è un modo per cercare di togliersi di dosso un po’ di pressione, di fronte alla stampa italiana che ovviamente spera di raccontare di nuovo la favola di Sarita.
E’ solo verso la fine della conferenza stampa che Sara spiega come e cosa ha vissuto negli ultimi due mesi: “Dopo Dubai ho scoperto di avere un importante carenza di ferro nel sangue. Mi sentivo debole, priva di energie. Ad Indian Wells e Miami non riuscivo nemmeno ad allenarmi” racconta Sara, che nei due Premier Mandatory americani ha raccolto solo due sconfitte. “Purtroppo non ce ne eravamo accorti. Dopo le analisi abbiamo capito, e abbiamo iniziato a fare ciò che serviva per recuperare, con il medico e il nutrizionista”. Non è nemmeno una novità, peraltro: “Mi era già successo un paio d’anni fa. Quando persi con la Petkovic, nei quarti a Parigi, avevo lo stesso problema. Devo starci attenta, è anche una predisposizione genetica ed è una cosa che devo tenere controllata.” La bella notizia, per lei e per noi, è che ora sta bene. Di più: la sensazione è che scalpiti.

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