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SERENA, NON SOLO TENNIS
La regina: “Finalmente sto meglio.
Beyoncé e Lemonade? Felice di farne parte”

Questo contenuto è stato pubblicato 8 anni fa. Potrebbe essere riferito ad un’edizione passata degli Internazionali d’Italia.

“Mi hanno detto: vorremmo che tu fossi in questa canzone, perché parla di forza, parla di coraggio, e questo è ciò che vediamo se guardiamo a te: Serena descrive così il modo in cui è nata la sua recentissima collaborazione con Beyoncé, che l’ha contattata dicendole quelle parole. La campionessa di 21 Slam è a Roma per il tennis, ovviamente, ed è nella sua divisa da lavoro quando arriva in conferenza stampa. E’ distante mentalmente ed è distante nell’aspetto dalla sua apparizione nell’ultimo lavoro della cantante americana, un’opera più importante di quanto possa sembrare a prima vista in cui Serena ha un ruolo più importante di quello che può sembrare a prima vista. Ma la domanda le illumina lo sguardo: “Sono stata veramente felice di farne parte”, dice infine con massima serietà.

Serena Williams e BeyonceNon serviva certo un video musicale per fare di Serena Williams una star globale. Ma Lemonade di Beyoncé, e lo strepitoso cameo della numero 1 del mondo nel video che accompagna “Sorry”, sono già diventati classici assoluti della cultura pop. Attenzione: per cultura pop non si intende nulla di denigratorio, anzi. Se Beyoncé e Serena sono icone per milioni di persone – e quindi icone pop – è perché nessuno al mondo fa meglio di loro quello che fanno loro. Nessuno ha spianato a Serena la strada verso le vette del mondo sportivo, come nessuno metterebbe in dubbio il fatto che la cantante americana sia la miglior soul singer della sua generazione. Unite queste due regine nere in un lavoro potente, studiato, audace come “Lemonade” e il risultato sarà qualcosa che trascende tanto il mondo della musica quanto quello dello sport. Il disco non è solo un disco, dato che è stato presentato all’America e al mondo in un insieme di video che ne accompagnano tutta la lunghezza e che lascia a bocca aperta per qualità e impatto. Dal New York Times al Guardian, da Buzzfeed alla BBC, tutti i media anglosassoni (e non solo) ne hanno riconosciuto il valore: una donna nera che affronta, in un disco solo e in modo rivoluzionario, le tematiche legate alla razza, al genere, e in particolare alla condizione di donna nera in America e nel mondo. Partendo da suo marito, il potentissimo Jay-Z, messo di fronte – in modo esplicito e coraggioso – alle sue responsabilità e infedeltà. Cosa c’entra Serena, e il tennis, in tutto ciò?

Serena Williams (Foto Antonio Costantini)

Serena Williams (Foto Antonio Costantini)

Lo dice Serena stessa, rispondendo con la frase riportata in apertura: forza, coraggio. E ovviamente l’essere donna e il colore della pelle: la portata culturale di Serena non è di immediata comprensione per noi italiani, ma è immensa. Quanto e più di Beyoncè, Serena è il paradigma della persona che affronta tutte le difficoltà e tutti gli ostacoli che le vengono posti di fronte, superandoli tutti e finendo per diventare sovrana di un mondo cui non dovrebbe nemmeno avere accesso. Lo scorso anno, è stata nominata “Personalità sportiva dell’anno” dalla rivista sportiva più importante al mondo, Sports Illustrated. E’ qualcosa che negli Stati Uniti ha il valore di un Pallone d’Oro, il premio calcistico inventato dalla rivista France Football (poi rilevato dalla Fifa); o forse di più, dato che non è limitato ad uno sport. Per apprezzarne l’eccezionalità, basti pensare che l’ultima volta che il premio fu declinato al femminile era il 1999, e fu assegnato all’intera squadra nazionale femminile di calcio. E non è un caso che la scenografia scelta nel video richiami proprio la copertina di Sports Illustrated, dove Regina Serena appare su un trono in atteggiamento sicuro e provocante. E’ un invito a tutti, e in particolare a tutte, ad essere “confident”, la parola inglese che definisce un misto tra fiducia, sicurezza di sé e sicurezza in sé che non trova un vero corrispondente in italiano. “Ho pensato che quella canzone in particolare fosse veramente una canzone forte. Non so se risolva problemi sociali o altro. Sicuramente penso che ne affronti parecchi. Penso che la sua musica sia davvero audace e coraggiosa. In particolare questo album”. Audace e coraggiosa, come Serena. Che qui a Roma giocherà il doppio con sua sorella, altra figura monumentale non solo nello sport.
La numero 1 del mondo non è stata benissimo ultimamente ed è ancora convalescente dopo il malessere che l’ha costretta a ritirarsi a Madrid: “Non mi sono sentita bene nelle ultime settimane e anche negli ultimi giorni. Ma adesso sto meglio. Vediamo come andrà quando scenderò in campo la prima volta, ma nel complesso direi che sto molto meglio”.
Il sorteggio le propone un debutto agevole, perlomeno sulla carta, contro una tra Schmiedlova e Friedsam, prima di un potenziale terzo turno contro Ana Ivanovic, già capace di impegnarla a fondo sui campi del Foro Italico. Speriamo di avere l’occasione di ammirare Serena agli Internazionali BNL d’Italia il più a lungo possibile.
Se potete, tenete a mente che non state ammirando solo una giocatrice di tennis.

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